Cosa c'è di meglio in una calda giornata estiva di un bel bicchiere di Coca-cola fresca? Oppure in una divertente serata come accompagnamento ad una pizza con gli amici?
Purtroppo però la sensazione di appagamento che si prova bevendola si scontra con gli effetti non proprio salutari a cui va incontro il nostro organismo.
Proviamo a vedere infatti cosa succede:
Di base, il problema della Coca- Cola è comune a tutte le bevande gassate perchè è dato dalla combinazione in dosi eccessive di zucchero, caffeina (100 mg/l) e acido fosforico (325 mg/l !!!) anche se ufficialmente la casa madre si difende sostenendo di utilizzare quantitativi di zucchero paragonabili a quelle dei succhi di frutta o di altre bevande affini.
Come vedremo, tra gli effetti più deleteri della bevanda c'è l'elevata corrosività dovuta all'acido fosforico ed il mancato assorbimento di elementi come calcio, zinco e magnesio.
Tra gli ingredienti sono presenti anche dei non meglio specificati “aromi naturali” di cui la casa madre non ha mai specificato né composizione, né quantitativi.
E la versione light??
E se, per sentirci più a posto con la coscienza (caloricamente parlando) decidiamo di consumare la Coca-Cola light, ci ritroveremo con l'aspartame al posto dello zucchero, sostanza di cui non si è accertata ancora la mancata cancerogenicità e quindi che potrebbe essere potenzialmente pericolosa.
Passo dopo passo nel nostro corpo:
Ecco in sintesi, uno specchietto di ciò che accade nel nostro organismo quando assumiamo Coca-Cola:
Nei primi 10 minuti: 10 cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo organismo (100% della razione giornaliera raccomandata). La reazione immediata a questa dolcezza così eccessiva sarebbe il vomito ma ciò è impedito dal fatto che l'acido fosforico diminuisce il sapore permettendoti di mantenere la bibita nello stomaco
- 20 minuti: la tua glicemia schizza in alto causando un massiccio rilascio di insulina. Il tuo fegato risponde trasformando tutto lo zucchero che può "catturare" in glicogeno (zuccheri di riserva per il corpo) e grasso.
- 40 minuti: la caffeina è stata assorbita completamente. Le pupille si dilatano, la pressione del sangue aumenta e come risposta il tuo fegato rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I recettori cerebrali dell'adenosina si bloccano per prevenire la sonnolenza.
- 45 minuti: il corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando il centro del piacere del cervello. E' lo stesso meccanismo di azione della cocaina.....
- >60 minuti: l'acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo zinco nell'intestino, causando un ulteriore spinta al metabolismo. Inoltre le alte dosi di zucchero e la dolcezza artificiale aumentano l'escrezione urinaria di calcio.
- >60 minuti: le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco. E' ora assicurato che con le urine verranno eliminati il calcio, il magnesio e lo zinco che erano in realtà destinati alle ossa, oltre al sodio, a vari elettroliti e all'acqua.
- >60 minuti: dopo l'eccitazione iniziale si avrà un crollo della glicemia. Potresti diventare irritabile e/o apatico. Avrai anche eliminato con le urine tutta l'acqua presente nella bibita, ma non prima di averla infusa con preziosi nutrienti che il tuo corpo avrebbe potuto usare per scopi fondamentali: idratare i tessuti, rafforzare le ossa e i denti.
Dati scientifici alla mano...:
Per finire, riporto i risultati di uno studio scientifico effettuato dal gruppo di ricerca della Fondazione di Oncologia e Scienze ambientali “Bernardino Ramazzini” di Bologna a riprova del fatto che la Coca-Cola è un lusso che è meglio concedersi abbastanza raramente...
Risultati di studi sperimentali a lungo termine su ratti Sprague-Dawley, cui è stata somministrata Coca-Cola
Traduzione dell'Abstract a cura di Stefano Pravato per http://www.disinformazione.it/
Studio condotto da Fiorella Belpoggi, Morando Soffritti, Eva Tibaldi, Laura Falcioni, Luciano Bua e Francesca Trabucco.
Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni (CRCCM), Fondazione di Oncologia e Scienze Ambientali “Bernardino Ramazzini” - Bologna
http://www.ramazzini.it/ - Dal sito si può scaricare lo studio originale
Abstract (Sintesi): Attualmente la Coca-Cola è venduta in più di 200 nazioni e agli inizi del 2000 l 'azienda ha venduto la sua 10 miliardesima confezione di prodotto marchiato Coca-Cola. Stante il consumo mondiale di Coca-Cola, la Fondazione Europea Ramazzini ha pianificato e condotto presso il suo CRCCM di Bentivoglio, Bologna, un progetto sperimentale per studiare gli eventuali effetti a lungo termine correlati alla somministrazione a ratti Sprague-Dawley di Coca-Cola al posto dell'acqua da bere per tutta la vita, fino a morte naturale.
I test biologici sono stati eseguiti su ratti maschi e femmine di diverse età, e precisamente: (a) esposti sin dalla fase embrionale o dall'età di 7 settimane; e (b) esposti a partire da 30, 39 o 55 settimane d'età. Complessivamente il progetto ha riguardato 1999 ratti. Durante la fase vitale, sono stati raccolti dati sul consumo di bevande e di cibo, sul peso corporeo e la sopravvivenza.
Traduzione dell'Abstract a cura di Stefano Pravato per http://www.disinformazione.it/
Studio condotto da Fiorella Belpoggi, Morando Soffritti, Eva Tibaldi, Laura Falcioni, Luciano Bua e Francesca Trabucco.
Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni (CRCCM), Fondazione di Oncologia e Scienze Ambientali “Bernardino Ramazzini” - Bologna
http://www.ramazzini.it/ - Dal sito si può scaricare lo studio originale
Abstract (Sintesi): Attualmente la Coca-Cola è venduta in più di 200 nazioni e agli inizi del 2000 l 'azienda ha venduto la sua 10 miliardesima confezione di prodotto marchiato Coca-Cola. Stante il consumo mondiale di Coca-Cola, la Fondazione Europea Ramazzini ha pianificato e condotto presso il suo CRCCM di Bentivoglio, Bologna, un progetto sperimentale per studiare gli eventuali effetti a lungo termine correlati alla somministrazione a ratti Sprague-Dawley di Coca-Cola al posto dell'acqua da bere per tutta la vita, fino a morte naturale.
I test biologici sono stati eseguiti su ratti maschi e femmine di diverse età, e precisamente: (a) esposti sin dalla fase embrionale o dall'età di 7 settimane; e (b) esposti a partire da 30, 39 o 55 settimane d'età. Complessivamente il progetto ha riguardato 1999 ratti. Durante la fase vitale, sono stati raccolti dati sul consumo di bevande e di cibo, sul peso corporeo e la sopravvivenza.
Gli animali sono stati tenuti sotto osservazione fino al decesso naturale e quindi sottoposti ad autopsia.
I risultati indicano: (a) un aumento del peso corporeo di tutti gli animali trattati; (b) un aumento statisticamente significativo in relazione ai tumori maligni mammari nelle femmine, sia con prole che senza; (c) un aumento statisticamente significativo dell'incidenza degli adenomi esocrini del pancreas sia nei maschi che nelle femmine, sia con prole che senza; e (d) una maggior incidenza, per quanto non statisticamente significativa, dei carcinomi delle cellule delle isole del pancreas nelle femmine, un tumore maligno verificatosi molto raramente nei controlli storici del CRCCM. Sulla base dei risultati di questo studio, il consumo eccessivo di bevande analcoliche dovrebbe essere generalmente scoraggiato, in particolare nei bambini e negli adolescenti.
Nota:
Il Progetto di Ricerca della Fondazione Europea Ramazzini ha compreso lo studio di oltre 200 composti/agenti presenti nell’ambiente di vita generale e di lavoro. Sono stati pubblicati i risultati relativi agli studi di oltre 110 di questi composti/agenti e, fra gli altri, quelli che hanno dimostrato per la prima volta:
1) la capacità del cloruro di vinile di indurre angiosarcomi del fegato ed altri tipi di tumore;
2) la capacità della formaldeide di indurre linfomi e leucemie;
3) che il benzene sperimentalmente produce vari tipi di tumore in differenti organi e tessuti;
4) che alcool metilico ed alcool etilico inducono sperimentalmente vari tipi di tumore in differenti organi e tessuti;
5) la capacità del Metil-tert-butil etere (MTBE), additivo ossigenato più utilizzato nelle benzine verdi, di causare linfomi e leucemie;
6) la cancerogenicità del pesticida Mancozeb e degli additivi ossigenati Ter-amil-metil etere (TAME) e Di-isopropiletere (DIPE);
7) la cancerogenicità del dolcificante artificiale Aspartame.
Nota:
Il Progetto di Ricerca della Fondazione Europea Ramazzini ha compreso lo studio di oltre 200 composti/agenti presenti nell’ambiente di vita generale e di lavoro. Sono stati pubblicati i risultati relativi agli studi di oltre 110 di questi composti/agenti e, fra gli altri, quelli che hanno dimostrato per la prima volta:
1) la capacità del cloruro di vinile di indurre angiosarcomi del fegato ed altri tipi di tumore;
2) la capacità della formaldeide di indurre linfomi e leucemie;
3) che il benzene sperimentalmente produce vari tipi di tumore in differenti organi e tessuti;
4) che alcool metilico ed alcool etilico inducono sperimentalmente vari tipi di tumore in differenti organi e tessuti;
5) la capacità del Metil-tert-butil etere (MTBE), additivo ossigenato più utilizzato nelle benzine verdi, di causare linfomi e leucemie;
6) la cancerogenicità del pesticida Mancozeb e degli additivi ossigenati Ter-amil-metil etere (TAME) e Di-isopropiletere (DIPE);
7) la cancerogenicità del dolcificante artificiale Aspartame.
(Fonte: http://alessandrosaitta.forumattivo.com/)