A tutti è capitato nella vita di dire: "Da domani sono a dieta" cominciando, in modo autonomo, ad auto-infliggersi privazioni e sofferenze alimentari degne del peggiore masochismo. Tutto poi, di lì a poco, abbiamo gongolato per il repentino dimagrimento ottenuto, e la prima cosa che abbiamo fatto è stata di ricominciare a mangiare, prendendo tutti i chili persi e spesso mettendone altri. Siamo quindi finiti nella spirale dell' "effetto yo-yo".
Ma cosa succede in questi casi? Inizialmente la nostra motivazione è molto alta e questa porta ad eliminare
arbitrariamente buona parte degli alimenti quotidiani, convinti
che una drastica riduzione delle calorie sia l'unica condizione
necessaria per dimagrire.
La
motivazione iniziale però quando è solo dettata da una
insoddisfazione latente, viene subito persa a causa del fatto che la
dieta, intesa come restrizione a lungo termine, non può essere a
lungo supportata (e sopportata) soprattutto quando ci si priva non solo degli
alimenti considerati "nocivi" come dolci e fritture ma, soprattutto, di alimenti
che sono assolutamente necessari per il corretto funzionamento
metabolico, basti pensare che la prima cosa che si tende ad eliminare
sono i carboidrati complessi come pane e pasta, magari sostituendoli
con eccessive quantità di frutta.
Una
“dieta” intesa come intensa restrizione calorica, se attuata in
modo sbilanciato ed eccessivo, può comportare una serie di effetti
collaterali:
- il
primo è che sottoponiamo il nostro corpo ad uno stress che crea
carenze nutrizionali anche gravi che possono portare a: mancanza di
concentrazione, mancamenti, depressione e disfunzioni più o meno
gravi;
- il
secondo è che l'organismo si abitua ad un introito calorico molto
basso per cui il dimagrimento ad un certo punto si rallenta fino ad
arrestarsi del tutto, dando il cosiddetto (e famigerato) blocco metabolico, e
inoltre nel momento in cui la motivazione viene meno perchè ci si
vede più vicini al proprio peso forma, automaticamente si ricomincia
a mangiare, spesso nel modo sbagliato e si rimettono facilmente tutti
i chili persi, a volte anche in quantità maggiore innescando il sopracitato “effetto yo yo”.
Che fare dunque, all'atto pratico, per salvaguardare linea e salute? Una strategia vincente può essere quella di controllare periodicamente il
proprio peso, rendendosi conto per tempo di eventuali aumenti e, nel
caso, limitare gli eccessi, aspettando di essere ritornati al peso
precedente prima di concedersi degli altri “sgarri".
Fondamentale è non eliminare alcun alimento dalla nostra dieta, perchè tutti hanno un loro ruolo e perchè l' effetto punitivo della mancanza ricade in modo forte e deleterio sull'aspetto psicologico.
Importante
è, quindi, crearsi (magari grazie all'aiuto di un professionista) una coscienza alimentare in cui si impara a conoscere ciò
che mangiamo e ciò di cui abbiamo bisogno, imparando a sentire le esigenze del nostro corpo ed assecondarle.
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